Comunicazione Verbale, Paraverbale e Non Verbale: definizione e cross-examination
Comunicazione Verbale, Paraverbale e Non Verbale: definizione e cross-examination
La comunicazione attraverso il linguaggio verbale, paraverbale e non verbale, come strumento utile in fase di esame e controesame.

La comunicazione attraverso il linguaggio verbaleparaverbale e non verbale.

La comunicazione è costituita da un insieme di caratteristiche e aspetti che ne definiscono forma e struttura. Con lo sviluppo sempre più all'avanguardia degli studi forensi, ad oggi si sono create delle tecniche di analisi atte ad acquisire i comportamenti del corpo e della voce durante la fase di indagini che quella processuale, col fine di definire al meglio la reazione emotiva del dichiarante rispetto al dichiarato per validarne la veridicità.

Il messaggio viene dunque sottoposto ad analisi per mezzo di specifiche tecniche, intervenendo su tre macro campi di analisi: 

- la comunicazione verbale, invero tutto ciò che concerne a convenzioni e regole, per mezzo di voce o scrittura;

- la comunicazione paraverbale, concernente tutto ciò che va a sostegno dei contenuti espressi attraverso il tono, il volume, le pause;

- la comunicazione non verbale, vale a dire tutto ciò che viene espresso attraverso la mimica facciale, la gestualità, la prossemica, la cronemica, la postura, il comportamento degli occhi, che si definisce come la componente più personale e soggettiva di un individuo.

Tali strumenti di analisi ad oggi sono incredibilmente utili nel campo forense e vengono spesso applicati per approfondimenti fondamentali alle indagini durante un interrogatorio, una deposizione, un'audizione (anche protette), una fase interlocutoria, e possono costituire uno strumento importante durante la cross examination a processo.

NELLA CROSS-EXAMINATION

L'analisi paraverbale e non verbale offre agli avvocati la possibilità di interpretare oltre le parole dette, consentendo una valutazione più profonda della credibilità e della sincerità dei testimoni. Durante la cross-examination, un legale può osservare variazioni nel tono di voce, esitazioni, cambiamenti nel ritmo del parlato o nell'intensità, che possono indicare stress, nervosismo o potenziale inganno. Allo stesso modo, la lettura del linguaggio del corpo come il contatto visivo evitato, i movimenti nervosi o le micro-espressioni facciali può fornire indizi vitali sullo stato emotivo del testimone.

Queste osservazioni non verbali e paraverbali possono quindi guidare l'avvocato su come formulare domande successive, adattare la strategia di interrogatorio o persino decidere di approfondire determinate linee di questionamento, rendendo l'interrogatorio più diretto e potenzialmente più efficace nel rivelare la verità. 

Il nostro servizio di analisi paraverbale e non verbale è già stato utile per molteplici casi rientrando, pertanto, tra le nostre specifiche massime a sostegno pro veritate.

MeA Forense

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