La cross-examination (esame/interrogatorio incrociato) (d. proc. pen.) è un istituto processuale in cui il Pubblico Ministero e la difesa elaborano l'esame delle parti e dei testimoni, caratterizzando una delle fasi più delicate e importanti in sede processuale.

Tale esame incrociato si sviluppa per mezzo di domande sui fatti posti in essere con lo scopo di far emergere determinate circostanze utili agli accertamenti pro veritate a favore della parte. Nel corso del suddetto esame sono vietate domande di tipo nocivo, invero col rischio di confondere il teste, e suggestivo, cioè domande che possono indurre o suggerire le risposte.

L'intero svolgimento della cross-examination viene condotto dal giudice che valuta la pertinenza delle domande, nel rispetto del teste, e la correttezza delle contestazioni nelle fasi di esame e controesame.

La cross-examination è fondamentale per l'acquisizione delle prove dichiarative ottenute in dibattimento e si sviluppa in tre diversi e fondamentali momenti:

• la fase d'esame, in cui si cerca di dimostrare l'attendibilità e la credibilità del testimone chiamato a deporre;
• la (eventuale) fase di controesame nella quale le parti intervengono con ulteriori domande col fine di smontare l'attendibilità della testimonianza e la conclusione a cui tende la controparte;
• il riesame (eventuale), fase nella quale la parte che ha condotto l'esame ha la possibilità di recuperare la veridicità dei fatti dichiarati dal teste e messi in dubbio in fase di controesame.  

L'intero procedimento è dunque atto a far emergere le informazioni utili alle tesi e richiede una notevole attenzione e capacità strategica valide ad indebolire o rafforzare ciò che il teste può aver dichiarato in esame.

Pertanto il nostro lavoro, la nostra esperienza e la nostra cultura forense saranno a totale disposizione del richiedente per uno sviluppo responsabile e di valore verso una miglior strategia da applicare durante la fase processuale.

MeA Forense